Sono 9 milioni e 400mila le famiglie italiane interessante alla misura del Superbonus 110%, un dato in crescita rispetto al 2020, che emerge dal 110% Monitor, osservatorio trimestrale di Nomisma, che monitora l’andamento degli interventi di riqualificazione energetica e sismica soggetti al superbonus con l’obiettivo di valutarne le criticità e promuovere modelli di business che ne facilitino l’accessibilità da parte dei cittadini italiani. Attualmente sono 46.195 le asseverazioni registrate all’Enea con un investimento medio di 162.256 euro. Si tratta del frutto di un movimento da parte di famiglie e imprese intrapreso mesi fa e che riesce ad arrivare solo ora a compimento, testimoniando una lungaggine procedurale alquanto rilevante. I cantieri già conclusi sono circa 40.000; entro la fine dell’anno ne arriveranno altri 160.000.
La maggior parte delle persone che richiedono il Superbonus 110% intende usufruirne per la casa ove vive abitualmente (86% dei casi); in particolare a essere più interessati agli incentivi sono i proprietari di abitazione di grandi condomini con più di 8 appartamenti.
Anche se a oggi i dati ufficiali hanno evidenziato una prevalenza di opere in edifici unifamiliari, in prospettiva gli interventi nei condomini saranno preponderanti.
Con riferimento all’avvio dell’iter per accedere al superbonus, Nomisma identifica tre tipologie di utenti: gli attendisti (pari a 4.9 milioni di intervistati) che non hanno avviato nessuna iniziativa, gli esploratori (pari a 1.6 milioni) che sono in fase di delibera degli interventi, e gli operativi (2.9 milioni) che hanno deliberato gli interventi, ma sono in attesa della verifica dei requisiti di base, o hanno avviato i lavori o li hanno terminati.
Preferenza per il pacchetto chiavi in mano
Il pacchetto chiavi in mano offerto da un unico ente che segue tutte le fasi di realizzazione dei lavori è la scelta preferita dalla stragrande maggioranza degli interessati (84%).
In particolare, la quasi totalità (92%) intende rivolgersi a soggetti locali interni alla regione. In questo contesto si rafforza anche il ruolo dell’amministratore di condominio come promotore dell’iniziativa (a pensarla così è il 42% degli intervistati), sebbene permangano dubbi sull’effettivo impegno di questa figura a causa della scarsa convenienza economica che ne trarrebbe.
Gli interventi che verranno eseguiti con gli incentivi Superbonus 110% riguardano per la maggior parte il cappotto dell’edificio (74%), la sostituzione degli infissi con materiali ad alte prestazioni energetiche (66% in forte aumento rispetto ad inizio anno) e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti (45%).