Il secondo trimestre del 2021 segna l’incremento più alto dei prezzi delle case osservato dal 2006: +6.9% annuo. È quanto rivela l’ultimo report di S&P Global Ratings sul mercato immobiliare europeo.
Gli analisti dicono che se l’offerta di abitazioni nuove non sarà in grado di incontrare la domanda i prezzi continueranno a salire per i prossimi quattro anni.
Il mercato residenziale europeo continua a recuperare terreno dopo lo shock della pandemia da Covid-19, più velocemente del resto dell’economia. In molti mercati una domanda forte ha spinto le transazioni sopra i livelli pre-pandemia.
Svezia, Paesi Bassi e Germania sono i tre Paesi dove i valori sono saliti di oltre il 10% (in Svezia del 17% circa).
I motivi? Sempre gli stessi: liquidità in circolazione, necessità di ampliare gli spazi delle proprie abitazioni post-Covid, tassi di interesse a livelli ancora contenuti.
Fanalino di cosa è l’Italia, con quotazioni degli immobili in lievissima salita. Anche se bisogna distinguere tra le diverse località.
Il report rileva, invece, un indebolimento della domanda in Italia, sebbene il mercato sia finalmente uscito da una fase di contrazione dopo anni di prezzi in calo. A breve termine, l’imminente riforma fiscale potrebbe portare a un certo grado di incertezza, che potrebbe ritardare alcune decisioni di investimento immobiliare. A più lungo termine, il calo demografico continuerà probabilmente a pesare sulla domanda di immobili, anche se tale trend potrebbe essere alleviato da un’implementazione riuscita del programma di riforme.